Matteo Terzi in
arte “Soltanto” era un giovane musicista di strada per scelta, attivo sulla
piazza di Milano.
Nel 2012 ha deciso
di realizzare il suo primo album di inediti, Le chiavi di casa mia, e per
raccogliere gli 8mila euro
necessari si è rivolto a
Musicraiser, piattaforma di crowdfunding reward-based esclusivamente dedicata
alla musica, fondata dal cantante di Marta Sui Tubi, Giovanni Gulino, e dalla
compagna dj e producer Tania Varuni.
Obiettivo
raggiunto.
E, grazie al
passaparola sui social network, “Soltanto” si è fatto conoscere da un pubblico
più ampio ed è stato protagonista di un road tour in giro per l’Italia,
viaggiando a bordo di un piccolo camper.
2 - QUANDO UN CEO CHIEDE SOLDI
La società Pebble
Technology non era riuscita a finanziare con metodi tradizionali lo smartwatch
Pebble, un computer-orologio da polso antesignano di una serie di wearable
device che stanno popolando il mercato.
Determinato a non
mollare, il ceo Eric Migicovsky ha deciso di tentare la carta Kickstarter.
Dopo due ore dalla
messa online del progetto, era già stato raggiunto il tetto minimo di 100mila
dollari.
In sei giorni la
somma raggiunta aveva superato i 4,7 milioni di dollari, e dopo un mese, allo
scadere del bando, era stata oltrepassata la soglia dei dieci milioni di
dollari, cifra che ha fatto diventare Pebble probabilmente il progetto di
maggior successo (fra quelli finanziati in toto) nella storia di Kickstarter.
3 - IL GIORNALE OLANDESE
CHE SI FINANZIA ONLINE
De Correspondent,
giornale online olandese, ha ricevuto circa 1milione e 300mila euro attraverso
il crowdfunding in meno di due settimane.
A marzo scorso,
grazie a un maxi finanziamento di 17.437 futuri lettori, che hanno sottoscritto
una quota annuale di 60 euro, è diventato un caso giornalistico.
L’idea è partita da
Rob Wijnberg, ex caporedattore del quotidiano Nrc Next e Harald Dunnik
(fondatore di Momkai) che insieme a un gruppo di giornalisti in Olanda hanno
organizzato il nuovo sito di news con l’intenzione di differenziarsi dalle
testate già esistenti.
La campagna di
raccolta fondi l’hanno condotta attraverso un proprio sito, preferendo non
affidarsi a piattaforme note per poter avere completamente il controllo
dell’iniziativa.
Iniziativa che è
stata poi rilanciata in tv e sugli altri
media.
Attualmente De
Correspondent ha uno staff di diversi elementi e circa 25mila abbonati.
Tra gli obiettivi
dichiarati: andare oltre la notizia, gli ideali al posto dell’ideologia, il
giornalismo prima del profitto.
4 - I FRANCESCANI E
LA CASA ROMANA DEL SANTO
I francescani ce
l’hanno fatta.
Chiedevano su
Kickstarter 125 mila dollari per il restauro dell’abitazione romana di San
Francesco: una piccola cella dove il giullare di Dio era solito dormire quando
si trovava in visita a Roma, nel periodo tra il 1209 e il 1223, per incontrare
Papa Innocenzo III.
La colletta
digitale è andata oltre i risultati sperati: i frati di San Francesco a Ripa
hanno raccolto oltre 130mila dollari e ora il restauro diventerà realtà.
Giubilo dei
religiosi che hanno definito la cella “un simbolo di fratellanza, tolleranza e
amore per la natura”.
Dalla loro parte
c’erano testimonial di grido: Franco Zeffirelli, Liliana Cavani (entrambi
registi di film sul Santo di Assisi), alcuni studenti della “Stella Adler
Studio of Acting” di New York e i giovani ospiti del monastero di San Francesco
a Roma.
I sostenitori
otterranno in cambio il loro nome sui pannelli commemorativi all’ingresso della
cella e sul sito dedicato al restauro.
Previsti anche
portachiavi Tau, ciondoli in legno a forma di “Colomba della Pace”, tazze e
magliette con l’effigie di San Francesco.
E per i
finanziatori più importanti l’edizione limitata del “Cum deceat vos esige” con
il sigillo papale di Papa Gregorio IX datato 1229 che dichiara il trasferimento
di San Francesco dai monaci benedettini ai frati francescani.
5 - LA POLITICA
TROVA I SOLDI ONLINE
Fabrizio Barca,
economista, politico, già ministro per la Coesione territoriale nel governo
Monti ed esponente del Pd, ha ottenuto finanziamenti per un suo progetto
politico attraverso il crowdfunding e in particolare all’interno della
piattaforma ShinyNote, che promuove l’iniziativa BuonaPolitica per “favorire la
raccolta fondi online (e la ricerca di volontari) per organizzazioni e
movimenti politici”.
Specificando di
essersi presentato sulla piattaforma “nella veste di cittadino che fa politica,
iscritto da alcuni mesi al Partito democratico, circolo territoriale Centro
Storico di via dei Giubbonari in Roma”, Barca ha presentato il suo progetto
Luoghi Ideali.
Obiettivo centrato:
chiedeva 40mila euro, ne ha ottenuti più di 53mila.
L’iniziativa, che
Barca illustra sul sito in modo piuttosto dettagliato, è sostanzialmente quello
di “sperimentare nei fatti una nuova idea di partito” attraverso nuove forme di
partecipazione e cambiamenti di struttura e organizzativi, per i quali,
appunto, c’è bisogno di soldi.
6 - IL FESTIVAL DEL
GIORNALISMO RISORTO GRAZIE AI DONORS ONLINE
Festival del Giornalismo
di Perugia è stato salvato da una piattaforma di crowdfunding.
Dopo aver
annunciato la chiusura lo scorso ottobre per mancanza di fondi, gli
organizzatori hanno avuto l’idea di reperire i finanziamenti mancanti
attraverso una piattaforma di crowdfunding dedicata, Starteed, co-fondata da
Claudio Bedino.
La campagna è stata
un successo: in 90 giorni sono stati donati 115.420 euro da 749 sostenitori.
Poi si sono
aggiunti altri sponsor, ma la cifra è stata essenziale per permettere alla
macchina di ripartire.
7 - NEIL YOUNG E LA
COLLETTA DA 6,2 MILIONI DI DOLLARI
È forse una delle
campagne di crowdfunding di maggior successo nella storia delle collette
digitali.
Neil Young ha
chiuso pochi giorni fa la campagna lanciata su Kickstarter, sito principe del
crowdfunding nel mondo, per il suo player musicale di alta qualità, Pono
Player, ottenendo oltre 6,2 milioni di dollari.
Il leggendario
musicista, oggi 68enne, è andato ben oltre il target fissato di 800mila dollari
già a 24 ore dal lancio dell’iniziativa a marzo.
L’artista ha
ringraziato pubblicamente i fan per l’entusiasmo con cui hanno aderito alla
raccolta: “Avete contribuito a preparare una rivoluzione nell’ascolto della
musica”.
Destinato a
competere con l’iPod creato dal defunto co-fondatore della Apple, Steve Jobs
(ma proprio con lui, prima che morisse di cancro, il musicista aveva parlato
del progetto), il Pono Player costerà 399 dollari e conterrà 128 GB di memoria.
La presentazione
dettagliata del progetto, denominato Pono Music, era accompagnata su
Kickstarter da un video in cui comparivano, tra gli altri, Arcade Fire, Beck,
Bruce Springsteen, Patti Smith, Mike D. dei Beastie Boys, Jack White, My
Morning Jacket, Dave Grohl, Elvis Costello.
Lo stesso Young
aveva spiegato che Pono è in primis un “movimento guidato dagli artisti” per
salvare il sound.
8 - QUANDO LA RETE AIUTA
UNA VITTIMA DI BULLISMO
Karen Klein, 68enne
autista di un pulmino scolastico nella città di Greece, vicino a New York era
stata molestata e insultata verbalmente dai giovani passeggeri del mezzo.
Il video delle
molestie era stata pubblicato online nel luglio 2012, suscitando scalpore e
indignazione in Rete.
È partita allora
una raccolta fondi sulla piattaforma statunitense Indiegogo per offrire
all’anziana guidatrice una meritata vacanza.
Ma la cosa è
sfuggita un po’ di mano agli organizzatori, tanto che invece dei 5mila dollari
previsti, ne sono stati messi insieme più di 700mila.
La signora tuttavia
non si è dimostrata avida: ha usato quei soldi non solo per farsi la vacanza
dei sogni, ma anche per lanciare una fondazione contro il bullismo.
9 - PORTABICCHIERI
IN 3D, INTERNET NE VA PAZZA
Un semplice supporto
per sorreggere il bicchiere di vino da attaccare sopra la vasca, però stampato
in 3D, ha suscitato l’entusiasmo dei donatori online.
Wave Hooks, società
Usa che produce oggettistica di design di oggetti stampati con stampanti 3D ha
lanciato due campagne di crowdfunding su Indiegogo e Kickstarter.
Uno dei prodotti
più popolari è appunto un wine glass holder, supporto in plastica da appendere
al muro sopra la vasca, per poggiarvi il bicchiere di vino (o altro) da
sorseggiare durante il bagno.
Su Indiegogo il ceo
di Wake Hooks andava a caccia di 3mila dollari per acquistare un’ulteriore
stampante 3D.
Ne ha ottenuti
quasi 14mila.
10 - EQUITY CROWDFUNDING, LA STAR DELL’EQUITY IN SALSA
ITALIANA
In tutto sono 4 i
portali di equity crowdfunding registrati in Italia, di cui uno attualmente in
fase di raccolta.
Quello che si è
concluso con successo è il crowdfunding di Unicasim Spa, iscritta nella sezione
speciale delle piattaforme di crowdfunding della Consob.
Il portale
Unicaseed, emanazione diretta di Unicasim Spa, intermediario con sede a Genova
e uffici in tutta Italia, ha iniziato il 31 dicembre scorso la campagna per la
startup veneta Diaman Tech e in tre mesi ha centrato l’obiettivo, raccogliendo
quasi 160mila euro.
È persino andata in
overbooking, dato che il target di raccolta era 147mila euro.
Diaman Tech –
spin-off delle attività tecnologiche e software del gruppo Diaman Holding nata
per diventare una delle principali società fornitrici di applicativi software
per la finanza – è così la prima società in Europa che ha potuto raccogliere
capitale di rischio attraverso un portale di equity crowdfunding nel rispetto
di una legge di uno Stato (l’Italia) e di un regolamento di una autorità di
vigilanza (la Consob).