L'equity
crowdfunding è una modalità di finanziamento che consente a società non quotate
di raccogliere risorse finanziarie dal pubblico a fronte di quote azionarie.
Secondo la
definizione adottata da Consob: «Si parla di equity-based crowdfunding quando
tramite l'investimento on-line si acquista un vero e proprio titolo di
partecipazione in una società: in tal caso, la “ricompensa” per il
finanziamento è rappresentata dal complesso di diritti patrimoniali e
amministrativi che derivano dalla partecipazione nell'impresa.»
Tipicamente, la
presentazione delle richieste di finanziamento è effettuata attraverso
piattaforme web che promuovono le iniziative presso i propri utenti e
consentono loro di investire importi anche minimi.
L'attività delle
piattaforme, proprio perché rivolta ad un pubblico di potenziali investitori
non necessariamente qualificati, assume i contorni della sollecitazione del
pubblico risparmio e, dunque, si presta ad essere regolamentata nell'ambito
MiFID.
In alcuni paesi,
l'organo di vigilanza finanziaria regolamenta la materia caso per caso, come
accade per esempio in Inghilterra.
In Italia, Consob
ha emanato un apposito regolamento nel giugno 2013 che consente a chi ne abbia
i requisti e previa autorizzazione dello stesso organo di vigilanza, di gestire
piattaforme di Equity Crowdfunding.
Tali piattaforme
possono pubblicare le offerte di sottoscrizione dell'investimento, a condizione
che gli offerenti rientrino nelle seguenti categorie: start-up innovative, PMI
innovative, OICR e società che investono prevalentemente in startup o PMI
innovative.